STRAUBEN che passione!

STRAUBEN che passione!

Le Strauben sono le favolose frittelle dell’Alto Adige, vanno servite con marmellata di Mirtilli Rossi e panna montata e le trovate  nelle baite, ma anche in ristoranti dei vari paesi che servono la merenda. Sono bellissime da vedere ma soprattutto buonissime da mangiare. Confesso che più di una volta le ho proposte ad alcuni ristoratori della nostra valle, ma non ho avuto successo.

Comprendo che ogni territorio ha le sue prelibatezze, ma non mi do pervinta, anche perché sono pronta a scommettere che se un solo locale le proponesse come merenda nel periodo estivo, si spargerebbe la voce e grandi e piccini farebbero la fila per mangiarle.

Qualche anno fa, all’epoca delle mie vacanze a San Candido in Val Pusteria, le Strauben venivano servite con mirtilli rossi (aspri) e panna per 5 euro l’una, ora potrebbe essere qualche cosa in più..

Ecco la ricetta:

200 g Farina

3 Uova medie

20 g Burro fuso

20 ml Grappa bianca

50 g Zucchero

1 pizzico Sale

q.b. Zucchero a velo (per decorare)

q.b. Marmellata o composta di mirtilli rossi

Mezzo litro Olio di semi di arachide. Per preparare questi dolci tipici tirolesi avrete bisogno di pochi ingredienti, una padella con l’olio caldo e un imbuto normale. Non serve l’imbuto per strauben. Io ho utilizzato un imbuto per colare la cioccolata, che ha una piccola pallina che blocca, a comando, la fuoriuscita dell’impasto. Basterà tappare il buco con un dito, fino al momento di versarlo nell’olio caldo. Iniziamo con la Ricetta strauben e la sua preparazione:

1. Dividete i tuorli dagli albumi. Montate a neve gli albumi con lo zucchero e tenete da parte.

2. Mettete in una ciotola il latte intero e la farina setacciata. Mescolate con una frusta.

3. Aggiungete il burro fuso, la grappa, un pizzico di sale e i tuorli d’uovo. Amalgamate tutto fino ad ottenere un composto liscio.

4. In ultimo, incorporate gli albumi montati a neve con lo zucchero, con movimenti delicati della frusta.

5. In una padella del diametro di 24-26 cm scaldate due dita di olio, fino a raggiungere la temperatura di 170

Manuela Valletti

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