POLITICA: la corsa per il Parlamento in settembre e poi per le regionali a marzo

Il problema della composizione delle liste non è da poco per chi è abituato ad usare il Manuale Cencelli tra le diverse correnti o partiti che comporranno le coalizioni per le elezioni, il termine ultimo è il 22 agosto. Alcuni dei politici già eletti nella precedente legislatura si ricandidano: Molteni, Butti e Braga – Per Milano la Lega punta sugli uscenti Fermi, Turba, Spelzini. Il Pd su Orsenigo. FdI ha due nomi

I posti disponibili in posizioni di eleggibilità saranno molto pochi, tenendo conto del taglio del 40% degli onorevoli e delle modifiche dei collegi. Cantù perde l’uninominale alla Camera e al Senato, dove erano stati eletti rispettivamente Nicola Molteni (Lega) e Licia Ronzulli (Forza Italia). Per il canturino Molteni (attualmente sottosegretario all’Interno) salvo sorprese che sarebbero clamorose, ci sarà il collegio di Como per la Camera (dove era stata eletta Laura Ravetto, che a questo punto verrà candidata altrove).

Al Senato potrebbe tornare Ronzulli o, se si opterà per candidati locali, il nome di punta è quello del deputato Alessio Butti (Fratelli d’Italia, nel 2018 eletto nel collegio di Lecco) che potrebbe comunque andare anche nel proporzionale al primo posto della lista di FdI. Difficile, invece, pensare alla ricandidatura della leghista Erica Rivolta, anche perché i collegi blindati non andrebbero di certo entrambi alla Lega. Lega che ha più nomi che posti: cinque anni fa nel proporzionale vennero eletti Eugenio Zoffili e Alessandra Locatelli. Pensare al bis è complesso visto che nel proporzionale gli eletti, di tutte le forze politiche delle province di Como, Sondrio, Lecco e parte della Bergamasca saranno solo cinque. Possibile, quindi, che uno dei due venga candidato in buona posizione altrove (Zoffili, ad esempio, è stato coordinatore in Sardegna e non è escluso quindi che possa correre lì). C’è poi Claudio Borghi, eletto in Toscana: complicato trovare uno spazio per lui in zona comasca.

In ogni caso il primo passo per poter fare previsioni sarà quello della ripartizione dei collegi tra le forze politiche, che dovrà essere fatta in tempi molto ristretti. Improbabile una rielezione di Giovanni Currò(M5S) visti i dati in caduta libera, in primis in Lombardia e nel Comasco (sono fuori anche dal consiglio comunale e non hanno presentato una lista). Per il Pd il nome di spicco al momento resta quello di Chiara Braga, eletta nel 2018 nel proporzionale: è nella segreteria nazionale per occuparsi di Transizione ecologica, tema su cui il segretario Enrico Letta ha deciso di puntare la campagna elettorale. Difficile pensare che possa non candidarla.

Il primo passo sarà la ripartizione dei collegi

Il clima politico è a dir poco rovente, non solo a Roma. Sullo sfondo incombono già le elezioni regionali (a marzo). La Lega riconferma gli uscenti: il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi (che punta a un ruolo di primo piano), il sottosegretario Fabrizio Turba e Gigliola Spelzini. In tre per due posti (ad oggi e in caso di vittoria del centrodestra). FdI ha l’obiettivo di tornare in consiglio: tra i nomi che circolano per la lista quello dell’ex assessore Marco Butti e dei sindaci di Argegno Anna Dotti e di Rovellasca Sergio Zauli. Punto di domanda per Forza Italia che, però difficilmente riuscirà a prendere un seggio (cinque anni fa entrò con Fermi). Il Pd, invece, concentra tutto di nuovo sull’uscente Angelo Orsenigo.

Tutto ciò è comunque fare i conti senza l’oste, diversi gruppi che hanno battagliato contro i vaccini, il green pass, la dittatura sanitaria si stanno organizzando con la raccolta delle firme per poter proporre i loro personaggi sia in parlamento che in regione.

La parola passerà poi agli italiani: in molti sostengono che, molti cittadini, nauseati della politica, non andranno a votare. Altri che davanti alla ripetizione di temi sempre uguali, già oggetto di campagne elettorali passate, voteranno nuove proposte e nuove liste. Avremo anche il brivido di Italexit, per portare l’Italia fuori dalla UE. Seguiremo tutto e vi informeremo.

Staremo a vedere con un po’ di ansia e un po’ di speranza per un futuro migliore.

Manuela Valletti

fonte: la provincia

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