Ieri sera ho seguito in diretta alcune operazioni di salvataggio in Emilia Romagna, il dolore nel vedere la distruzione di zone che mi sono care stava per avere il sopravvento sulla mia razionalità quando ho sentito il solito politico blaterare le solite frasi, le solite scuse e le solite promesse.

La litania del “faremo presto” e “ricostruiremo tutto” mi ha fatto infuriare…. come è possibile che con previsioni del tempo precise e sfornate di minuto in minuto, non si riesca a prevedere il tipo di perturbazione che si abbatterà su una determinata zona e la quantità d’acqua che si riverserà sulla medesima?

Come si fa a ripetere all’infinito che il nostro Paese ha un rischio idrogeologico ogni volta che succedono queste sciagure e non si fa nulla per prevenire il disastro?

È ancora, come si puó non dragare i fiumi e i torrenti, non fare le necessarie manutenzioni nei boschi, tagliare gli alberi di alto fusto come fossero stuzzicadenti e non pensare che tutto questo avrà delle ripercussioni ambientali?

Il meteo non ha colpe e tanto meno il clima, ricordo che il Po tracimava sempre e allagava il Polesine anche quando ero una bambina e l’Arno ha allagato completamente Firenze molti anni addietro.

E allora cari Governatori, cari Sindaci, cari addetti ai lavori, fate il vostro dovere con coscienza, controllate e fate controllare che le manutenzioni dei corsi d’acqua vengano fatte ogni anno, che gli alberi non vengano tagliati semplicemente per far legna ma che ogni taglio sia davvero necessario per l’equilibrio ambientale della zona e non per la realizzazione di qualche progetto superfluo. Il prezzo da pagare potrebbe essere veramente troppo alto per le popolazioni che amministrate e alla fine sarete chiamati a risponderne.

Manuela Valletti

Di VALLE INTELVI NEWS

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