![](https://www.valleintelvinews.it/wp-content/uploads/2024/02/image.png)
Un luogo molto interessante e sicuramente da visitare della Val Cavargna è la miniera di Mezzano, situata nell’omonima località a nord del paese di San Bartolomeo, a 1440m slmLe miniere della Val Cavargna sono state sfruttate saltuariamente fin dalla seconda metà del 1400. A partire dagli ultimi anni del 1700 in Val Cavargna e in Val Rezzo furono aperte numerose coltivazioni, il cui minerale alimentava gli altiforni di Forni Vecchi.
La miniera è stata attivata nel lontano 1786 con concessione al Polastri ed è stata ceduta ai Fratelli Campioni l’anno seguente. Da un punto di vista mineralogico la qualità del minerale rinvenibile è di scaglia, accompagnato da presenza di marchesetta e di rame.
![](https://www.valcavargna.org/wp-content/uploads/2021/03/Ingresso-della-miniera-1024x768.jpg?x15164)
Dall’imbocco della miniera, sistemato recentemente con le stesse tecniche del passato, è possibile accedere all’interno della miniera entrando nella galleria principale, lunga circa 120 metri, e dove alla fine della quale c’è un pozzo.
![](https://www.valcavargna.org/wp-content/uploads/2021/04/0069-1024x683.jpg?x15164)
Si possono osservare vene di Aragonite bianca (carbonato di calcio) e Siderite rossa (carbonato di ferro, da questo minerale si estrae il metallo) oltre che i solfuri di ferro: pirite (bisolfuro di ferro usato per la produzione di acido solforico) e calcopirite (minerale di rame, ferro e zolfo). Dalla galleria principale si diramano numerose gallerie secondarie di cui una sola è visitabile e si sviluppa per una quarantina di metri.
Visibili anche i camini che scaricavano il materiale estratto dai piani superiori. All’interno scorre anche un piccolo ruscello sotterraneo.
![](https://www.valcavargna.org/wp-content/uploads/2021/04/0054-683x1024.jpg?x15164)
All’esterno della miniera avveniva la cernita del materiale che veniva poi portato alla reglana, una fornace all’aperto (oggi purtroppo abbandonata alla natura ma ancora visibile con il muro di sasso a pianta circolare) che serviva ad arrostire i minerali separando i solfuri dal minerale grezzo.
![](https://www.valcavargna.org/wp-content/uploads/2021/04/0010-2-1024x683.jpg?x15164)
![](https://www.valcavargna.org/wp-content/uploads/2021/04/percorso-1024x991.jpg?x15164)
Per poter visitare la miniera o comunque avere ulteriori informazioni è necessario contattare il signor Adamo Mancassola ( Damin), alpino e membro del Club Cercatori Minerali e Fossili del Canton Ticino +393332913677.
La guida vi spiegherà il punto di ritrovo (di solito al Municipio di San Bartolomeo per poi proseguire in auto). Lasciata l’auto si prosegue su un sentiero di montagna semi-pianeggiante per circa 30 minuti.
Sono consigliati scarponi e felpa (all’interno della miniera la temperatura scende) e giacca impermeabile (scende qualche goccia).
Ingresso a offerta libera
Apertura: mesi estivi
Lascia un commento