Come ho accennato nei giorni scorsi, esiste un vino bianco in Valle d’Aosta che si è guadagnato un ragguardevole apprezzamento come vino bianco di montagna, si tratta del Blanc de Morgex, un vino che ho visto “crescere” nel gradimento poichè negli anni 1990 i miei genitori avevano una casa proprio in quel luogo, a 1000 mt di altezza e sotto casa c’erano i vigneti.

Visto che in Valle Intelvi è nata una Associazione per la Promozione dei prodotti della Valle, sarebbe davvero interessante se ci fosse la possibilità di verificare se il nostro clima consente di coltivare delle uve di pregio da cui trarre poi del vino con denominazione d’origine. La mia naturalmente è solo un’idea, ma a volte con un po’ di passione si creano grandi cose.

Blanc de Morgex et de La Salle

Il Blanc de Morgex può essere a tutti gli effetti considerato un classico vino bianco DOC di montagna, ed è originario della Valdigne, in Valle d’Aosta, prodotto precisamente nelle zone poste tra i comuni di Morgex e La Salle, da cui prende il nome. Il suo fascino si deve principalmente al fatto che le uve da cui nasce il Blanc de Morgex et de La Salle provengono dalle coltivazioni più alte del continente europeo, direttamente dai vitigni Priè Blanc. Storicamente si fa risalire la presenza sul territorio di queste uve agli albori del medioevo, un vitigno autoctono che ancora oggi non ha la necessità di venire innestato alla vite americana, questo grazie soprattutto alle condizioni climatiche della regione, che consentono quindi di dare vita ad uno dei vini Valle d’Aosta di maggior pregio. Ad oggi il Blanc de Morgex è uno dei vini bianchi appartenenti al panorama italiano che allo stesso tempo affascina, per la sua storia e le sue origini, e piace, per gli aromi di montagna uniti al gusto delicato.

Il vitigno Blanc de Morgex

Le condizioni climatiche della regione valdostana esaltano le caratteristiche del vitigno Blanc de Morgex, che nei tempi andati, grazie alle gelate invernali del luogo, si salvò quando i parassiti della vite decimarono i raccolti in tutta Europa. Come detto il vitigno Priè Blanc è una vite di tipo autoctono, le cui uve arrivano a maturazione abbastanza presto, posizionato in modo da essere protetto dai venti più freddi, e con la peculiarità che i filari vengono tenuti bassi, così facendo riescono a trarre ottimo beneficio dal calore che il terreno rilascia dopo averlo accumulato nel tempo. Sicuramente meno diffuso di altre tipologie, come ad esempio il vino Chardonnay, il Blanc de Morgex et de La Salle ha dovuto aspettare secoli prima di essere valorizzato, ed infatti per un lungo periodo veniva considerato un semplice vino da tavola, venduto sfuso senza venire imbottigliato. L’affinazione in bottiglia ha permesso di esaltarne tutte le caratteristiche organolettiche, un vino dal colore giallo paglierino classico, che rilascia nell’aria tutti i suoi aromi di montagna, e che oggi è considerato uno dei vini più apprezzati dell’intero panorama italiano.

Abbinamenti del Blanc de Morgex

Prodotto anche nella versione spumante brut, il Blanc de Morgex è un vino che si accompagna alla perfezione ai piatti a base di pesce, ma che non disdegna essere abbinato a piatti a base di verdura oppure a formaggi dal gusto delicato. Servito quasi freddo, ad una temperatura che oscilla tra gli otto ed i dieci gradi, questo vino valdostano DOC può rivelarsi ottimo come aperitivo, con un antipasto di pesce, ma anche perfetto se gustato con un dolce al cucchiaio, per una versatilità che è difficile riscontrare in altre tipologie di vini. Entra subito nel nostro store di vini online e cerca tutte le bottiglie di Blanc de Morgex et de la Salle in vendita online, potrai acquistarle a prezzi scontati sfruttando tutte le nostre eccezionali offerte. Grazie alla nostra convenienza avrai la possibilità di portare sulla tua tavola un vino bianco DOC di grande prestigio, proveniente direttamente dalle montagne della Valle d’Aosta, in grado di portare il tipico sapore e colore di montagna nella tua casa, un aroma unico ed inconfondibile del quale non potrai più fare a meno.

Manuela Valletti