Oggi vorrei andare oltre le immancabili notizie sulle chiusure di questo o quella categoria di lavoratori, sui divieti più o meno accettabili e le privazioni della libertà che in questi mesi tutti noi abbiamo subito, vorrei solo occuparmi di che cosa avrebbero potuto fare i nostri governanti per controllare la pandemia in modo più accettabile e più efficace.

Nella nostra Lombardia, regione che dicono essere all’avanguardia per la sanità, abbiamo invece carenza di medicina territoriale dovuta alla cancellazione di piccoli ospedali, che avevano comunque una funzione importante per la gente, in nome di una razionalizzazione dei servizi (governi MONTI e RENZI) funzionale ad un ipotetico risparmio, sono stati cancellati servizi importanti per la popolazione che in questa emergenza abbiamo pagato tutti.

Probabilmente però quella che è davvero mancata in questa pandemia è stata una efficiente organizzazione sul territorio dei medici di famiglia che avrebbero potuto svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione, nella rilevazione dei contagi, nella cura a domicilio dei malati meno gravi e nell’assistenza anche psicologica della popolazione. Se ogni medico di base fosse stato affiancato da personale infermieristico, da uno psicologo e avesse percepito uno stipendio adeguato, probabilmente le cose sarebbero andate meglio. Sembra infatti sensato dire che se ogni medico del servizio sanitario nazionale avesse potuto agire “praticamente” sui suoi 1000 assistiti, di certo non si sarebbero intasati i PS dei grandi ospedali e le persone avrebbero potuto curarsi anche a domicilio.

Mi domando se era proprio impossibile organizzare in questo modo la Sanità. Dalla prima alla seconda ondata della pandemia sono passati ben 5 mesi, possibile che a nessuno dei professoroni che ogni giorno ci hanno propinato le loro magiche ricette per contrastare il virus (mascherina si, mascherina no, e molto altro) sia venuto in mente di proporre una organizzazione capillare dell’assistenza sanitaria per fronteggiare la situazione? Naturalmente questo vale anche per i nostri governanti, certo bisognava ammettere gli errori fatti in passato, bisognava fare marcia indietro, ma il risultato li avrebbe ripagati. E poi il governo doveva nominare Arcuri e Arcuri doveva ordinare milioni di mascherine alla Fiat e i banchi con le ruote e i monopattini: forse allora era solo una questione di denaro, come sempre.

Manuela Valletti

Di VALLE INTELVI NEWS

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2 pensiero su “Il ruolo del medico di famiglia sarebbe stato fondamentale”
  1. Non è mai troppo tardi per affidare ai medici di base i compiti di cui si parla nell’articolo. Diffondetelo, diffondiamolo!

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