Due guerre costruite a tavolino?

Editoriale @Manuela Valletti

Prendo simbolicamente carta e penna per esprimere la mia opinione sulle due guerre oggetto dell’ attenzione morbosa della nostra TV, mi riferisco alla guerra in Ucraina e a quella in Medio Oriente.

Sono sempre più insistenti le voci (tutte verificate da noi) che la guerra in Ucraina sia stata ampiamente preparata e pilotata dal blocco occidentale per mettere la Russia in difficoltà. La Russia rappresenta oggi un baluardo contro il grande reset (o nuovo ordine mondiale) e quindi il tentativo di provocare una sua reazione aveva questa motivazione. La Russia sapeva benissimo che in Ucraina erano in attività svariati laboratori atti a sfornare armi chimiche e batteriologiche su commissione, finalizzati a tenere il mondo sotto scacco. Sono stati i primi obiettivi ad essere stati annientati .

Ora l’Ucraina è in gravi difficoltà e questo nonostante gli aiuti forniti da USA e EUROPA, la guerra è persa. Occorre prenderne atto con realismo e indurre il premier ucraino ad arrendersi. Come? Semplicemente tagliandogli soldi e armi.

Il nostro Paese ha subito gravi danni economici per lo stop delle esportazioni verso la Russia e per la mancanza del gas russo. Chi vuole fare gli interesse degli italiani e non è condizionato dal potere, deve tirarsi fuori da questa guerra al più presto, senza aspettare che l’Europa decida.

Per quanto riguarda il Medio Oriente le cose sono più complesse : il New York Time ha scritto a chiare lettere che Israele conosceva da un anno le intenzioni di Hamas e quindi gli orrori di quel 7 ottobre potevano essere prevenuti. Il noto giornale americano insiste e produce prove. Se fosse così (e io non voglio crederlo) Israele avrebbe creato i presupposti per invadere la Striscia di Gaza.

Lasciando pure ai posteri lo stabilire la verità, occorre però prendere atto che Israele sta letteralmente massacrando la popolazione palestinese rimasta anche priva di cibo e acqua. Oltre 30mila morti sono un vero e proprio sterminio di un popolo. E’ ora di dire basta.

L’Italia, che è per costituzione contro la guerra (art.11) DEVE farsi parte attiva per portare avanti una politica di pace nei confronti dell’Ucraina e di Israele. Putin ha detto ripetutamente che vorrebbe negoziare, Israele invece non dà cenni di cedimento, ma è molto contestato in patria.

Gli italiani non vogliono la guerra, chi parla di guerra, di forniture di armi e di supporto economico ai belligeranti non può rappresentare la nostra nazione in nessuna sede.

Le elezioni europee sono alle porte e allora si vedrà che cosa pensano gli italiani del sostegno all’Ucraina e del sostegno ad Israele, lo faranno con il non voto, di fatto delegittimando una intera classe politica.

@Manuela Valletti

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