Cercano un sole che non vedranno mai

galline allevate intensivamente-Foto: Aitor Garmendia
 
Le galline allevate in gabbia, nel mondo reale dell’allevamento intensivo documentato da questa ultima video-inchiesta, sono sottoposte a grandi sofferenze.
Lo sapevate che le galline preferiscono nidi isolati e tranquilli per deporre le uova? E invece negli allevamenti in gabbia sono stipate a migliaia in spazi ristrettissimi e costrette a ritmi infernali, trasformate in mere macchine produttrici di uova.
E lo sapevate che hanno bisogno di almeno otto ore di buio continuo e un posatoio che sia in alto per poter riposare? E invece, come si vede nelle immagini che diffondiamo oggi, le loro giornate sono scandite dalle luci artificiali e non possono isolarsi se infastidite dalle compagne.
Amano tenersi pulite, lisciarsi le piume e fare bagni di polvere.

Negli allevamenti in gabbia vivono nella sporcizia e, come mostrano le immagini della video-inchiesta, capita che debbano restare a contatto con cadaveri di altre galline, per giorni o, in alcuni casi, settimane.
Lanciamo un appello al futuro Governo italiano perché faccia la sua parte per mettere fine a questo orrore: aderisci all’appello e aggiungi la tua firma!
 
FIRMA ORA
 
 Come la immaginate una gallina?
Io ora voglio immaginarla come desidero vederla: FUORI da una gabbia, in grado di esprimere la sua natura di animale intelligente e socievole.
Voglio immaginare un’Italia, un’Europa, che dicano basta all’allevamento in gabbia scegliendo il rispetto per gli animali, ma anche per le persone. Perché le condizioni di sovraffollamento e altissima densità, delle galline come di altri animali allevati intensivamente all’interno dei capannoni, costituiscono il terreno ideale per il contagio e la diffusione di patologie e zoonosi pericolose anche per l’uomo, come l’influenza aviaria.
L’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age ha dimostrato che, unendo le forze, possiamo ottenere tanto per gli animali, per le persone e il pianeta.
Chiediamo all’Italia di prendere posizione! È cruciale che il futuro Governo sostenga le richieste di End the Cage Age in tutte le opportune sedi UE e favorisca e realizzi la transizione a sistemi di allevamento senza gabbie nel nostro Paese.
Continuiamo a far sentire la nostra voce!
 
FACCIAMOCI SENTIRE

Annamaria Pisapia
Annamaria Pisapia
Direttrice CIWF Italia
 
Compassion in World Farming è un’organizzazione non profit che combatte contro il maltrattamento animale causato dall’allevamento intensivo, contro le bugie e la comunicazione ingannevole che tenta di camuffare la crudeltà che questo comporta, e per un sistema alimentare incentrato sul rispetto di animali, natura e persone.
Il nostro lavoro è finanziato solo dai nostri donatori, persone come te che decidono di sostenere la nostra causa.
Scopri di più su www.ciwf.it
 

Le galline allevate in gabbia, nel mondo reale dell’allevamento intensivo documentato da questa ultima video-inchiesta, sono sottoposte a grandi sofferenze. Lo sapevate che le galline preferiscono nidi isolati e tranquilli per deporre le uova? E invece negli allevamenti in gabbia sono stipate a migliaia in spazi ristrettissimi e costrette a ritmi infernali, trasformate in mere macchine produttrici di uova

Lo sapevate che hanno bisogno di almeno otto ore di buio continuo e un posatoio che sia in alto per poter riposare? E invece, come si vede nelle immagini che diffondiamo oggi, le loro giornate sono scandite dalle luci artificiali e non possono isolarsi se infastidite dalle compagne. Amano tenersi pulite, lisciarsi le piume e fare bagni di polvere.

Negli allevamenti in gabbia vivono nella sporcizia e, come mostrano le immagini della video-inchiesta, capita che debbano restare a contatto con cadaveri di altre galline, per giorni o, in alcuni casi, settimane.

Lanciamo un appello al futuro Governo italiano perché faccia la sua parte per mettere fine a questo orrore: aderisci all’appello e aggiungi la tua firma! 

Vogliamo immaginare un’Italia, un’Europa, che dicano basta all’allevamento in gabbia scegliendo il rispetto per gli animali, ma anche per le persone. Perché le condizioni di sovraffollamento e altissima densità, delle galline come di altri animali allevati intensivamente all’interno dei capannoni, costituiscono il terreno ideale per il contagio e la diffusione di patologie e zoonosi pericolose anche per l’uomo, come l’influenza aviaria.

L’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age ha dimostrato che, unendo le forze, possiamo ottenere tanto per gli animali, per le persone e il pianeta.

Chiediamo all’Italia di prendere posizione! È cruciale che il futuro Governo sostenga le richieste di End the Cage Age in tutte le opportune sedi UE e favorisca e realizzi la transizione a sistemi di allevamento senza gabbie nel nostro Paese.

Continuiamo a far sentire la nostra voce!


www.ciwf.it

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