Bertolaso boccia senza appello l’hub vaccinale. A Como scoppia la rivolta

Guido Bertolaso nel corso del sopralluogo a Como

Il consulente: “Il luogo che ho visto faceva semplicemente schifo”.  Il sindaco: “Sono allibito, Bertolaso si scusi con la città”

Le parole utilizzate da Guido Bertolaso, incaricato di gestire l’emergenza vaccinazione Covid in Lombardia, per descrivere l’hub vaccinale che si sarebbe dovuto realizzare in piazza d’Armi a Muggiò hanno suscitato grande indignazione a Como. Il medico nel corso di un’intervista a SkyTg24 non è stato tenero nei confronti della situazione che ha trovato in città, dov’è stato giovedì scorso. “Quando sono stato a Como, il luogo che ho visto faceva semplicemente schifo, non era degno di una realtà e della bellezza come la città di Como e quindi vaccinare le persone in un posto deserto, un parcheggio sporco e non ben collegato mi sembrava un’operazione vergognosa per un luogo così importante – ha detto – Quindi ho chiamato le autorità competenti e mi sono fatto dare la realtà di Villa Erba, tra le migliori e suggestive di tutta la regione. Questo centro subito dopo Pasqua sarà pronto e potrà vaccinare circa 20mila persone al giorno. La verità spesso non sta da una parte o dall’altra ma sta in mezzo”. 

Da Como le reazioni non si sono fatte attendere. “Sono allibito e amareggiato come sindaco. Peraltro molto arrabbiato, per non risultare scortese nel termine adottato. Viene offesa la città e questo non lo posso tollerare”. Così il sindaco Mario Landriscina ha risposto a Guido Bertolaso, chiedendone le scuse. “Non puo’ essere in alcun modo giustificabile – ha aggiunto Landriscina – eventualmente invocare stanchezza e ‘pressione’, che certamente spesso si subiscono e si patiscono tra chi riveste ruoli pubblici e non solo. In questo periodo, che registra una quantita’ infinita di persone che soffrono per mille e mille ragioni, non si puo’ derogare dall’essere responsabili e corretti anche in tema di rapporti istituzionali. E di reciproco rispetto”

Parole che hanno indignato l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, da settimane al lavoro per allestire l’area. “Ho riscontrato con dispiacere, rammarico e disgusto le parole del coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia Guido Bertolaso – ha risposto – Ritengo queste dichiarazioni inaccettabili nel merito e nei toni, dopo che il nostro Comune, con il necessario coinvolgimento di personale, si è ampiamente speso per predisporre quell’area, e le ritengo soprattutto irrispettose nei confronti dei cittadini, a partire dai quelli più anziani e più fragili, che hanno la necessità e la speranza di poter essere vaccinati presto e con poche complicazioni. Questa per noi è la priorità, ma rilevo che non coincide con quelle della Regione. L’area di Muggiò non era stata scelta perché bella e panoramica, ma perché si trova fuori dal centro, su una direttrice principale, è collegata con le linee di trasporto pubblico, e garantisce parcheggi sufficienti a una campagna vaccinale massiva”. 

Una posizione molto più comoda rispetto a Villa Erba, più difficile da raggiungere e con meno parcheggi a disposizione. “Ammesso e non concesso che il coordinatore regionale riuscirà a vaccinare fino a 20 mila persone al giorno nella sede prescelta, ricordo che Villa Erba, certamente incantevole e degna delle bellezze di Como, come ha indicato Bertolaso tra le priorità per le vaccinazioni, si trova lungo una strada statale di antiche origini, in una zona densamente urbanizza e con minimale dotazione di parcheggi – conclude l’assessore – Di fronte a certe prese di posizione sono costretta a rilevare come le scelte della politica e della Regione troppo spesso siano adottate senza conoscere il territorio e senza rispettarlo, dimostrandosi sempre più lontane dalle esigenze e dalla sensibilità della cittadinanza”. 

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