420 denunce in 6 mesi, 69 non ritrovati

Regione prima in Italia per segnalazioni. Zaniolo (Penelope onlus): dato preoccupante e non mi aspetto che cambi

Con il Covid il disagio è aumentato
Con il Covid il disagio è aumentato

Milano – Edifici pubblici che ieri si sono tinti di verde, la Villa Reale di Monza, Porta San Giacomo a Bergamo, Palazzo Loggia a Brescia, la Fontana in Largo Pradella a Mantova, il Monumento ai Caduti sul lavoro in Largo Caleotto a Lecco, la Fontana Monumentale in piazza Camerlata a Como.

La Lombardia detiene, per lo stesso periodo, anche il ruvido primato per gli scomparsi di nazionalità italiana di età inferiore a 18 anni: 420, di 351 ritrovati (percentuale del’83,57 per cento) e 69 da ritrovare. Sessantanove piccoli fantasmi. Un computo grave, soprattutto se confrontato con i dati lombardi del primo semestre del 2019 (364 casi di cui 360 risolti) e del 2020 (228 sparizioni e 219 ritrovamenti). “Sessantanove minori da rintracciare – dice Valentina Zaniolo, presidente di Penelope Lombardia, l’associazione delle famiglie e degli amici della persone scomparse – sono un dato preoccupante e non mi aspetto che cambi. Senza sminuire, preciserei però che per una parte si tratta di sottrazione di figli da parte di uno dei coniugi. Molte volte sono figli di coppie miste che un genitore porta nel paese di origine”.

È stata la Giornata nazionale dedicata alle persone scomparse. Secondo il report firmato dal commissario straordinario del governo per le persone scomparse, Silvana Riccio, la Lombardia è stata la regione che nel primo semestre del 2021 ha fatto registrare più denunce di scomparsa di cittadini italiani: 730, di cui 610 ritrovati e 120 mai più ricomparsi.

Di VALLE INTELVI NEWS

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