A Schignano c’è la Vegeta, la tradizionale festa dei diciottenni.

A Schignano c’è la Vegeta, la tradizionale festa dei diciottenni.

La tradizionale festa dei neodiciottenni si svolgerà con una formula ridimensionata, nel rispetto dell’emergenza sanitaria.

A Schignano l’8 dicembre non è solamente il giorno dell’Immacolata ma è anche l’inizio di una delle tradizioni più sentite in tutto il paese: la Vegeta. E’ il giorno in cui i neodiciottenni – quest’anno tocca ai ragazzi del 2002 –  “tirano fuori” la bandiera italiana, sulla quale campeggia la scritta “W icoscritti schignanesi della classe …”, che verrà portata per le strade di tutto il paese ogni sera fino al 5 gennaio.

Quest’anno però la Vegeta ha un sapore diverso a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Come comunicato dal sindaco Ferruccio Rigola, e condiviso reciprocamente con le forze dell’ordine dei Carabinieri, la Vegeta si svolgerà nel seguente modo:

1) Giorno 08/12 ritiro bandiera da Società di Mutuo Soccorso di Occagno e tradizionale sfilata nelle vie del paese, senza vin brulèe coinvolgimento di altre persone; 

2) In generale le serate successive se voluto si può andare a cantare; anche qualora fossero aperti i bar evitare tassativamente di entrarvi (per gli ovvi motivi di assembramento); 

3) 27/12 il Comune farà divieto di parcheggio su tutta la Piazza San Giovanni, in modo da permettere ai Coscritti l’esposizione del quadro e allestire il banchetto per le offerte, tenendo presente che a tale banchetto ci sarà solo un coscritto a rotazione mentre gli altri saranno sparpagliati sulla piazza; 

4) Le serate a seguire dovranno essere concentrate sul giro del paese, con divieto di entrare nelle case per  evitare contatti e assembramenti;

5) Per il 05/01/2021 giorno della Tradizione, purtroppo, con grande rammarico e dispiacere, vietato: giro dell’Organo, raccolta vettovaglie e  tradizionale festa da ballo con cena a mezzanotte, e proseguo…

Commenta il sindaco Rigola: “Questa è la festa di un paese e delle sue tradizioni. Purtroppo questa drammatica situazionecoinvolge tutti, chiedo a tutto il paese di essere vicino ai nostri Coscritti.”      

Una festa ridimensionata, quindi, ma che non perde il suo valore intrinseco e l’importanza che ha per gli schignanesi. Sono momenti di gioia, allegria e spensieratezza che acquistano ancora più importanza in questi tempi difficili per tutti.

Denise Peduzzi

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