“Il segreto del vento tra i due laghi”

C’era una volta, in un piccolo borgo della Valle Intelvi, un bambino di nome Elio, che amava arrampicarsi sulle colline per ascoltare il vento. Non un vento qualunque: lui sentiva che quel soffio portava storie.

Un giorno, salì fino al Monte Generoso con il suo quaderno e si sedette tra i faggi. Il vento soffiava forte, ma non faceva paura. Aveva un suono strano, come se sussurrasse parole dimenticate.

“Allora è vero,” disse una vocina alle sue spalle. Era Alba, una giovane volpe dal manto color miele. “Anche tu riesci a sentirlo.”

“Elio si voltò stupito. “Il vento? Dici davvero che parla?”

“Certo,” rispose Alba. “È il vento che viene dal Lago di Como e dal Lago di Lugano. Quando si incontrano qui, nel cuore della Valle, raccontano le storie di chi ha camminato, sognato, e vissuto tra queste montagne.”

Elio spalancò gli occhi. “E tu le capisci?”

“Sì, ma solo quando il cuore è leggero e curioso. Vuoi imparare anche tu?”

Così, giorno dopo giorno, Elio seguì Alba per sentieri nascosti, tra castagneti e ruscelli. Ascoltò il vento tra i rami, il silenzio delle cime, i canti delle marmotte e persino i sogni delle nuvole.

Una sera, sul prato davanti a casa, Elio aprì il quaderno e scrisse:

“Il segreto della Valle Intelvi è che ascolta chi sa ascoltare. Tra i due laghi c’è un vento che non dimentica.”

Da quel giorno, Elio divenne il custode delle storie del vento, e ogni bambino che passava per la valle riceveva da lui un piccolo messaggio, portato dal soffio gentile di Alba.

Testo Manuela Valletti

illustrazione Lumen

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