Ogni estate in Valle Intelvi, arrivava una notte speciale che i bambini aspettavano impazienti, con il naso all’insù e una coperta sulle spalle. Era la notte delle stelle cadenti, e con lei arrivavano i sogni, i sussurri e i desideri.
Ma un anno i bimbi della Valle decisero che nella Notte di San Lorenzo gli animali vedessero esauditi tutti i loro desideri e si concentrarono con il loro pensiero proprio su questo.
Il primo ad esprimere un desiderio fu il cerbiatto Lino, che aveva una zampetta storta ma un cuore velocissimo. “Vorrei correre senza inciampare,” pensò, e il cielo subito lo ascoltò: una scia brillante attraversò l’orizzonte.
La volpe Pina, che non aveva più la sua tana perché un fulmine l’aveva colpita, chiuse gli occhi e sussurró: “Vorrei un posto sicuro dove dormire.” Un’altra stella scivolò via, silenziosa.
Anche Minù, la gatta più amata del paese, fece un desiderio: “Vorrei che il mio umano smettesse di essere triste.” Subito un’altra stella cadde dal cielo e la sua luce illuminò la casetta di Minù.
La piccola civetta Nina chiese una notte meno fredda, il tasso Rinaldo chiese di avere cibo più abbondante, il lupo Francis chiese di avere una tana sicura per la sua sposa e la lucertola Irma chiese di non essere sempre la preda dei gatti.…. Le stelle cadevano una dopo l’altra come per magia.
Gli animali con il loro sesto senso capirono che i bimbi della valle chiedevano alle stelle cadenti di esaudire i loro desideri e allora decisero di ringraziarli: si misero in fila e tutti insieme attraversarono la valle da cima a fondo, si fermarono accanto ad ogni bambino tutti festosi e grati.
Quella notte, il cielo si riempì di mille luci e le montagne parlarono col firmamento. L’amore aleggiava nell’aria. I più attenti giurarono di aver sentito una dolce melodia diffondersi nel bosco. Era come un fruscio tra l’erba che duró fino alle prime luci dell’alba.
Non si erano mai viste tante stelle cadenti, nel cielo, erano migliaia di luci che si gettavano nei due laghi, era un evento straordinario che accade solo quando il cuore innocente di un bimbo esprime tutta la generosità di cui è capace.
I bimbi della valle erano stati premiati
Testo Manuela Valletti
illustrazioni Lumen