Favola della Valle Intelvi

A Pigra, un piccolo borgo abbracciato dalle montagne e sospeso tra cielo e lago, i gatti godevano di molti privilegi, erano gli animali più amati del paese, a Pigra vivevano felici gatti di ogni genere: gatti tigrati e aristocratici, gatti dal pelo lungo e grigio come la nebbia del mattino, gatti con gli occhi color smeraldo e baffi che parevano piume.

Ogni anno, quando il sole cominciava a tramontare più tardi e l’aria profumava di tigli in fiore, accadeva qualcosa di magico: le vie del paese si trasformavano in una galleria d’arte. Era il tempo del “Concorso dei Gatti di Pigra”

Le famiglie, i bambini, persino i turisti, scattavano foto dei gatti in tutta la Valle: li immortalavano mentre dormivano sul muretto, mentre facevano le fusa sull’uscio di casa o inseguivano farfalle nei cortili assolati. Poi stampavano le immagini, le portavano a Pigra e le consegnavano a chi organizzava la gara….. le gigantografie dei mici venivano poi appesa lungo le vie del paese, da piazza San Rocco fino all’antica fontana.

Ogni muro diventava una mostra felina a cielo aperto e paesani e turisti giravano con la testa all’insù per scegliere la loro foto preferita.

I gatti, naturalmente, erano i primi a passeggiare sotto le loro foto. Alcuni si fermavano con aria vanitosa davanti al proprio ritratto, come se volessero dire: “Sì, sono proprio io, e sì… sono magnifico.” Altri, più timidi, si nascondevano dietro ai gerani, ma con un’occhiata controllavano se qualcuno li stava ammirando.

Tra tutti, c’era un gatto bianco con una macchia nera sull’occhio, che sembrava un pirata: si chiamava Zucchero. Nessuno lo vedeva mai fermo, tranne quando si arrampicava sul campanile per osservare dall’alto tutte le fotografie sparse per il paese. Quel giorno, un bambino di nome Leo gli scattò una foto proprio in cima al campanile, con il tramonto alle spalle.

La foto vinse il primo premio. Ma nessuno fu più felice di Zucchero, che quella sera, davanti alla sua immagine stampata, si accoccolò e si addormentò con la coda che sembrava un punto esclamativo.

Da quel giorno, a Pigra, si racconta che i gatti non siano soltanto gatti… ma piccoli guardiani del paese, ritratti in mille pose, capaci di insegnare la pazienza, l’eleganza e l’arte di vivere lentamente a tutti gli umani.

Testo Manuela Valletti

Illustrazione Lumen

Indice di tutte le favole

Di VALLE INTELVI NEWS

Giornale con notizie della Valle Intelvi ma con uno sguardo attento sul mondo